L’insicurezza è un ostacolo da eliminare se desideri migliorare la qualità della tua vita.
L’insicurezza è una condizione emotiva che blocca tante persone nella vita di tutti i giorni, spesso diventando un ostacolo insormontabile. Può essere legata a circostanze momentanee oppure a un modo di essere e di agire costante; in entrambi i casi è bene saperla riconoscere per fronteggiarla e sconfiggerla.
Cosa determina l’insicurezza di una persona?
Partiamo dal principio. Cosa provoca insicurezza in una persona? Quale aspetto, episodio, circostanza è tale da produrre uno stato emotivo idoneo a paralizzare le scelte o comunque a interferire con una serena conduzione dell’esistenza?
La persona insicura sperimenta quotidianamente una notevole difficoltà: affrontare le sfide della vita nel permanente dubbio di cosa è giusto (o meno) fare, nella paura di sbagliare e di conseguenza di essere giudicata, nell’incapacità di assumere rischi e responsabilità. Tutto questo crea uno scenario immobilizzante. L’insicurezza è un osso duro da combattere quando si desidera riappropriarsi della propria vita e riuscire a prendere autonome decisioni.
L’insicurezza può essere causata da vari fattori. Le esperienze passate nella maggior parte dei casi hanno un’incidenza notevole sullo sviluppo dell’insicurezza. Persone adulte che da bambine venivano costantemente controllate, o rimproverate senza motivo, schiacciate dal peso di un genitore che pretendeva la perfezione in tutto o che, viceversa, tendeva a sminuire il valore del figlio, potrebbero più facilmente aver sviluppato, nel tempo, un senso di insicurezza. Ma l’insicurezza può anche derivare da episodi specifici: un colloquio di lavoro andato male, una relazione fallita, un errore di una certa importanza nella gestione dei propri affari, sono tutte circostanze apparentemente normali che, nella realtà concreta, potrebbero generare insicurezza in concomitanza con altri fattori più gravi.
Insicurezza: come riconoscerla?
Come riconoscere l’insicurezza? Insomma, come facciamo a sapere se quello che blocca oppure ostacola le scelte è proprio l’insicurezza?
Vi sono campanelli d’allarme di cui è bene tenere conto.
Molto spesso la persona insicura ha un basso livello di autostima, è abituata a giudicarsi, assume un comportamento dettato da un dialogo interiore completamente infondato, ma intriso di frasi negative sul proprio modo di essere. Parole come: “Sono un fallito!”; “Mi sento un buono a nulla”; “Sono convinto che anche stavolta andrà male”; “E se poi sbaglio come farò a recuperare?”, sono solo alcuni sprazzi di quella vocina che si insinua nella mente dell’individuo insicuro, costringendolo a restare fermo, a rimandare decisioni e/o azioni, molto spesso a fare scelte sbagliate.
Inoltre, le persone insicure tendono a rimandare. La paura di sbagliare o il solo pensiero che l’attesa possa generare nuove opportunità (che poi non arrivano mai!) è condizione sufficiente per rinviare una decisione, per evitare di fare qualcosa o di incontrare qualcuno, insomma per “spostare” dal proprio raggio d’azione una responsabilità.
Infine, l’insicurezza si rivela con la tendenza a chiedere sempre l’opinione altrui o l’aiuto di altre persone. Naturalmente intendo quella situazione nella quale si trova la persona che ha bisogno di conoscere il punto di vista o l’intervento dell’altro per acquisire la sicurezza (fittizia!) che sta facendo bene, non fidandosi delle proprie capacità e del proprio discernimento. Non è sbagliato il confronto con altre persone, l’errore sta nel non poter fare a meno di essere accompagnati verso scelte, decisioni, azioni: questo crea una sorta di dipendenza improduttiva idonea a rafforzare il senso di insicurezza. Chi non riesce a camminare con le proprie gambe e ad assumersi le proprie responsabilità, poiché sempre affiancato, sostenuto o protetto da qualcuno, non imparerà mai a farlo!
3 strategie per sconfiggere l’insicurezza
Veniamo al dunque. In che modo è possibile sconfiggere l’insicurezza?
Vi sono tre strategie particolarmente utili ad eliminare l’insicurezza, lavorando su di sé in merito all’autostima, al dialogo interno e alla paura del giudizio.
- Aumentare l’autostima
Un primo approccio è quello che tende ad aumentare il livello di autostima. Quando si è pervenuti alla consapevolezza di essere persone insicure, il passo successivo è quello di individuare l’aspetto di sé che non piace, ossia quello che provoca il senso di insicurezza. Se ad esempio una persona non si piace fisicamente, è molto probabile che soffra di insicurezza nei rapporti con gli altri e, di conseguenza, non abbia relazioni felici, sia sempre sola o abbia comunque paura di aprirsi a nuove conoscenze.
Lo stesso vale per l’area professionale, quando l’insicurezza deriva dalla sensazione di non essere sufficientemente competenti, o dalla paura di essere giudicati male o non all’altezza della situazione dal proprio datore di lavoro o dai colleghi. Una volta riconosciuto l’elemento fondante, occorre rimuoverlo attraverso un lavoro di rafforzamento del giudizio di sé esattamente nell’area della vita corrispondente (area delle relazioni, area professionale, etc.). Un sistema particolarmente efficace è il lavoro indiretto sull’autostima, che mira a rafforzare il senso di autoefficacia.
- Migliorare il dialogo interno
Sconfiggere l’insicurezza passa anche attraverso la ristrutturazione e del dialogo interiore. Il modo in cui si parla a se stessi, le frasi che risuonano nella mente o le parole che ognuno di noi riserva a se stesso hanno una forte incidenza sul grado di sicurezza.
Vi sono persone attanagliate dai “devo”, una serie di obblighi (spesso infondati, ma ancorati alla mente) a cui corrispondono auto-rimproveri interni e a cui seguono frustrazione, rabbia e senso di sconfitta. Altre si ripetono nella mente frasi infauste del tipo “Non ce la farò mai”, preannunciando scenari negativi e ponendo le basi per un quasi sicuro insuccesso. E’ evidente l’insicurezza che può derivare da un simile atteggiamento. Ristrutturare il dialogo interno, eliminando le convinzioni disfunzionali che lo alimentano, è un ottimo lavoro di Self Coaching, idoneo a ristabilire le basi di un buon grado di sicurezza della persona. Parlare bene di sé è il primo atto di accettazione da rivolgere a se stessi e aiuta a sentirsi sicuri nei rapporti con gli altri, nel lavoro, nel modo di affrontare la vita quotidiana.
- Eliminare la paura del giudizio
Per debellare definitivamente l’insicurezza occorre liberarsi dalla paura del giudizio altrui. Non c’è nulla di peggio che vivere, scegliere e agire preoccupandosi di quello che penseranno o diranno o faranno altre persone. Ogni individuo è padrone della sua vita ed è unico nel proprio modo di essere e di fare. Chi si sente giudicato spesso è il primo a giudicare se stesso, a farsi giudice impietoso di ogni situazione (le motivazioni di tale attitudine vanno ricercate nella storia della persona, ma quello che in questa sede è importante capire è come smettere di avere paura del giudizio ed eliminarlo dalla propria vita). La paura è un’emozione che provoca effetti diversi, tra cui fuggire, attaccare o restare bloccati; nel caso della paura del giudizio l’esito non cambia, per cui le persone che hanno paura di essere giudicate, rimproverate o additate da altri in modo negativo temono di affrontare qualsiasi situazione, non sentendosi mai pronte ad assumersi la responsabilità e, dunque, di accettare la possibilità di sbagliare. L’errore fa parte della natura umana e assumersi la responsabilità delle proprie scelte è un’azione fondamentale se si intende riprendere in mano le redini della propria vita. Il percorso più adatto in questi casi è quello che prevede uno specifico lavoro di corretta gestione dell’emozione della paura, legato all’approfondimento del focus “giudizio”.